Nel "Dizionario universale topografico storico fisico chimico terapeutico" di Antonio Perone, dato alle stampe nel 1870 viene citata la sorgente del Bagnarello:
SUVERETO o SUGHERETO comune di 1521 abitanti in mandamento di Campiglia Marittima circondario di Volterra, provincia di Pisa, II Giuli nota che nella comunità di Suvereto al Monte Peloso, in un luogo detto il Bagnarello esiste una sorgente di Acqua termale da esso non analizzata perché prosciugata nel tempo della sua visita. Quest'acqua non di rado perdasi perché intermittente e quindi abbandonata. Tenuto conto però delle non lontane vene di altre acque minerali de limitrofi Monterotondo e Campiglia può supporsi salina e probabilmente un po' ferruginosa.
Nella Statistica delle Acque minerali del Regno d'Italia, forse per equivoco, riferisconsi anche a Suvereto due sorgenti di acque minerali analizzate dal Bechi nella quantità di un litro per ognuna
Una salina fresca della di Montione con peso specifico 1,004 presentò:
L'altra sorgente che direbbesi Bagno di Montione è solfurea con temperatura di centigradi 33 e peso specifico di ...
Dal volume LEGGI DEL GRANDUCATO DI TOSCANA DAL GENNAIo A TUTTO GIUGNO 1837:
Un appezzamento di Terra in Piano in parte seminativa ed in parte a pastura con Sterpi di Marruche e Frassini traversato da Vie luogo detto Il BAGNARELLO ed a cui confina a primo a Mezzogiorno la Via di Montioni al di là della quale il precedente appezzamento delle Basse di Ripopolo 2 verso Levante il Fosso di Ripopolo 3 Angiolo Degli Innocenti per due lati 4 i Boschi addetti alle RR Fonderìe del Ferro nella Bandita di Calzalunga 5 Sig Carlo Bruscolini e 6 Fiume Cornia di circa Quadrati
Nel "Dizionario Fisico Storico della Toscana" il Emanuele Repetti, socio ordinario dell'Accademia dei Georgofili, scriveva già nel 1833:
"Poche valli riuniscono al pari di questa della Cornia in tanto piccolo perimetro oggetti da richiamare la curiosità e le indagini tanto dei cultori della storia unturale quanto di quelli che studiano la storia e le vicende politiche dei popoli imperocchè se gli uni hanno occasione di maravigliarsi del singolarissimo fenomeno di tanti bulicami vaporosi di cotanta copia di acido borico di si numerosi Lagoni che scaturiscono da un nodo di monti fra le sorgenti di tre opposti fiumi la Cornia la Merse e la Cecina, se costà i naturalisti trovano quantità immensa di mofete di acque termali di filoni metallicidi varia specie di vitrioli di solfi e di pietre alluminifere non offre la Val di Cornia meno scarsa suppellettile agli archeologi tormentati dalla bramosia di rintracciare la disputata città etrusca di Vetulonia, le sue terme la selva Vetletta e la mansione di Manliana dei tempi Romani mentre un altra specie di antiquari desidererebbe di svelare per qual ragione nel medioevo una gran parte della stessa Valle portava il titolo di contado, e di subdminio Cornino nel territorio e giurisdizione Lucchese?"